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Su via Risorgimento, a ridosso di uno dei bastioni della cinta muraria della città di Crotone, tra alcuni palazzi gentilizi, sorge la chiesa di San Giuseppe. Il piccolo e prestigioso oratorio fu edificato nel 1719 per volontà di un gruppo di “mastri d’ascia o falegnami” che, nella primavera dello stesso anno, chiedono l’autorizzazione al Vescovo di costruire una chiesa intitolata al loro protettore San Giuseppe. I mastri s’impegnano a portare a termine in breve tempo la costruzione del luogo sacro.
Nel 1807 la chiesa di San Giuseppe divenne sede della congregazione dei nobili detta di Santa Maria dei Sette Dolori o dell’Addolorata. I confrati portarono nella nuova sede il quadro raffigurante l’Addolorata ponendolo sopra l’altare maggiore. Lungo le pareti della navata centrale sono da segnalare delle tele settecentesche, rispettivamente su quella di destra vi è collocata “ L’Adorazione dei Magi” e su quella di sinistra la “Circoncisione”. Anche le pareti del presbiterio sono adornate con tele del XVIII secolo raffiguranti “L’Adorazione dei Pastori” e “La Presentazione di Maria al Tempio”. Uscendo dalla chiesa, la facciata, si presenta con frontone lievemente in rilievo e con decorazioni sottostanti, il portale in arenaria incorniciato da lesene finemente decorate e capitelli sovrastati da un architrave aggettante. Completa il fronte, un finestrone con cornice in stucco. Ai lati sono visibili due delle quattro cappelle “sfondate” contraddistinte dalle cupole coperte e decorate con quattro cerchi concentrici di tegole. Sul prospetto lungo di sinistra, sul retro, è appena visibile il campanile cilindrico.