Audioguida
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Questo suggestivo Santuario è sicuramente il più importante santuario mariano della città di Crotone.
Si trova sul promontorio Lacinio nei pressi dell’area archeologica di Capo Colonna.
Le prime notizie sulla chiesa risalgono al Cinquecento quando il promontorio Lacinio fu soggetto ad invasione turca.
Alcune fonti scritte ci raccontano della storia di questo Santuario; la prima testimonianza deriva dal “Libro dei Miracoli”, compilato nel 1598. Tramanda che nel 1519 esisteva a <>.
Testo a cura della dott.ssa Elisa Cagnazzo, Ufficio Beni culturali Diocesi di Crotone - Santa Severina
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Racconta ancora che nel giugno dello stesso anno i turchi approdarono sul promontorio saccheggiando la chiesa e tentando invano di bruciare la Sacra Immagine.
Un’altra fonte, “Nota delle chiese e dei luoghi pii ecclesiastici…..” risalente al 1777, menziona che sul Capo Lacinio esistevano due chiese: quella scomparsa, dedicata a San Carlo Borromeo e alla Madonna del Rosario, e quella “rurale” della Madonna del Capo. Nel corso dei secoli, la chiesa ha subito diversi interventi di restauro.
Oggi il Santuario si presenta a pianta rettangolare coperta con volta a botte realizzata con le tipiche bubbole in laterizio, gli altri tre lati si distinguono per l’essenzialità delle loro linee architettoniche.
Il 13 maggio del 2012 è stato inaugurato il nuovo portale in bronzo realizzato dallo scultore calabrese Mario Strati e ricavato da una fonderia di Reggio Calabria.
La porta bronzea racchiude i temi più cari e rappresentativi della tradizione della fede. In particolare l’idea dei fedeli che circondano la sacra Icona sullo sfondo di un promontorio immerso nella dimensione mediterranea sottratto miracolosamente al caos della contemporaneità.
L’interno è anch’esso semplice nelle decorazioni: sulla parete sinistra è appesa una grande croce di legno nero con immagine dipinta del Cristo, ai suoi piedi una sorta di pergamena reca la data 1701 e riporta il nome del dedicante, tale Antonio d’Olivadi.
Proseguendo lungo la navata centrale, si nota il mosaico che decora il pavimento, commissionato nel 2005 all'artista Anna Carillo dal sacerdote Don Bernardino Mongelluzzi.
Continuando, lungo le pareti, si trovano le riproduzioni dei dipinti del Boschetto e del De Falco conservati nella cappella della Vergine del Capo in Cattedrale.
Sulla parete rettilinea di fondo campeggia, consacrata nel 1913, una riproduzione dell’icona mariana custodita in Cattedrale, eseguita dal pittore napoletano Filippo De Falco.